top of page

Cavallo Maremmano

Il Cavallo Maremmano è un cavallo mesomorfo a sangue caldo, certamente fra le razze equine con la più alta variabilità genetica al Mondo, col passare dei secoli ha subito l’ influsso di cavalli Berberi, Gotici, Orientali (Turkmeni, Arabi, Persiani, Caucasici), Napoletani (il cavallo rinsanguatore per eccellenza nelle corti di tutta Europa dal 1500 fino alla rivoluzione Francese), Iberici (Stato dei Presidi spagnolo all’Argentario per 3 secoli) e Purosangue Inglesi.

Questa variabilità genetica, accompagnata ad una gestione allevatoriale principalmente brada o semibrada, fa di questa una razza resistente, robusta, con un’ eccellente predisposizione all’impiego sportivo.

Nell’ immaginario collettivo italiano è diventato il cavallo del Buttero. Il Cavallo con il quale nelle grandi aziende del latifondo toscano e laziale si controllavano le mandrie di bovini e cavalli, si galoppava per chilometri e si saltavano siepi, fossati e svariati ostacoli naturali, il Cavallo di rappresentanza dei Massari e dei Signori. I Cavalli Maremmani inverano inoltre il mito della Cavalleria italiana, essendone stati la colonna portante. Nucleo della Cavalleria media di Giovanni dalle Bande Nere, quando assalivano, con i loro scuri destrieri e brune bardature i Lanzichenecchi di Carlo V in discesa sull’Italia; Colonna del Regio esercito in tutto il percorso di unificazione di Italia e nelle più gloriose battaglie della Cavalleria Italiana nella Prima e Seconda guerra Mondiale, quando con sprezzo del pericolo ed ardimento portavano i propri cavalieri all’ attacco di artiglierie e carri con sciabola e cuore volando sopra alle trincee nemiche… Ricordiamo le cariche di Isbucenskij sul Don, che ha permesso la ritirata dell’ ARMIR dall’ assedio di Stalingrado e la carica di Poloj, in Croazia, come le ultime cariche di cavalleria.

Oggi, che il latifondo così come era duecento anni fa non esiste più e che l’esercito non ha più bisogno di cavalli per la rimonta, è diventato l’ideale compagno di vita per tutti gli estimatori dell’equitazione sportiva e del tempo libero. Elegante nei movimenti, potente, elastico, veloce e resistente, si mostra un buon cavallo per il salto ostacoli, per il dressage, così come per passeggiate o trekking impegnativi. In modo particolare è un cavallo eccellente per le discipline di Monta da Lavoro e Completo.

Non si può trascurare la fama sportiva dei Maremmani con D’Inzeo in sella a Quotidiana, poi con Mancinelli in sella a Ursus del Lasco (allevamento Tavazzani) e più recentemente Stefano Meattini in sella a Rondinella in monta da lavoro.

La storia del Cavallo Maremmano si perde in effetti nei millenni… non limitandosi al Rinascimento toscano o alla tradizione militare italiana… Ha le sue radici nel passato etrusco della Maremma, quando uomini e animali in simbiosi scrivevano insieme la storia italica. Il Maremmano ha molto probabilmente le sue radici nel misterioso popolo degli Etruschi, che si insediarono nell'area dell'odierna Maremma, più di 3.000 anni fa. Noi allevatori, oggi sparsi in tutta Italia, ne continuiamo la storia e perpetrandone l’esistenza, cercando di eguagliare e magari migliorare le gesta dei secoli scorsi. 

bottom of page